Cara Teresa,
ti scrivo con il cuore in mano. Ormai l’ultimo atto sta per finire, poi quella modesta opera che è la mia vita, terminerà. Saranno applausi o fischi? Non mi importa. Ma di una cosa mi importa ancora.
Ho nascosto il diapason di Giuseppe Verdi a Busseto. L’ho messo dove solo chi ne è degno saprà trovarlo, affinché le mani di quei ladri non possano toccarlo.
Presta attenzione ad ogni mia missiva. Ognuna di esse cela ben più del suo contenuto: una chiave. Per quali porte, sono sicuro lo capirai da te, osservando i miei amati quadri. E varcate quelle porte, saprai dove andare a cercare.
Spero tu sappia leggere con il giusto sguardo, perché la fretta non ti faccia fraintendere messaggi volutamente ambigui.
Con grandissimo affetto,
il tuo Isacco