Cara Teresa,
avessi voluto nascondere un tesoro a Busseto, non so se avrei disegnato una mappa; piuttosto avrei dato indicazioni come quelle dei vecchi romanzi di pirati e avventurieri. Qualcosa del genere:
Recati sotto al grande orologio.
Cammina di 40 lunghi passi verso la SS. Trinità, poi voltati verso lo zenit e circumnaviga il rigoglioso boschetto che vedrai a dritta, ma solo di 90° (troverai un “18” davanti a te).
Ora volgiti nella direzione in cui sorge Villa Pallavicino e cammina altri 30 passi,
quindi gira a sinistra e percorri la via fino al suo termine.
Voltati con lo sguardo verso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola e cammina per 50 lunghi passi finchè, alla tua sinistra, potrai scorgere l’ingresso alla via dedicata al suo fondatore: infilati in quella stessa via e svolta ancora nella prima via sulla sinistra.
Dopo circa 50 lunghi passi noterai uno stretto pertugio rivolto a levante: attraversalo tutto e, prima di sbattere contro il muro, voltati nella direzione opposta rispetto alla posizione della Pubblica Assistenza di Busseto.
Altri 50 passi e sarai costretta ad una triplice scelta: affrontare il buio, tornare sui tuoi passi o tentare una via nuova che sembra non portare a nulla. E’ proprio quella la tua destinazione.
Percorri tale via verso il suo triste epilogo, ma fermati poco dopo il primo albero e osserva bene. Nel grigio muro scrostato troverai una porta. Anzi: la Porta.